Io preferisco esplorare i momenti più intimi, i più piccoli dettagli cristallizzati su cui incardiniamo le nostre vite.
Rido ma non sono felice: sto solo recitando un copione chiamato vita.
C'è una cosa altrettanto inevitabile quanto la morte, ed è la vita.
La vita è un'attesa tra un esame e l'altro.
Nella vita niente è sicuro finché non accade.
Di tutto ci stanchiamo nella vita: le ricchezze affaticano quei che le possiede; l'ambizione soddisfatta non lascia che rimorsi; le dolcezze dell'amore, a lung'andare, non son più dolcezze.
Il meglio della vita si passa a dire "È troppo presto", poi "È troppo tardi".
La vita non è una corsa ma un tiro al bersaglio: non è il risparmio del tempo che conta, bensì la capacità di trovare un centro.
Non dobbiamo continuare a temere i contrasti, i conflitti e i problemi con noi stessi e con gli altri perché perfino le stelle, a volte, si scontrano fra loro dando origine a nuovi mondi. Oggi so che tutto questo è "la vita".
Essendo la vita quello che è, si sogna la vendetta.
Se la nostra vita fosse senza fine e senza dolore, a nessuno forse verrebbe in mente di domandarsi perché il mondo esista e perché sia fatto proprio così, ma tutto ciò sarebbe ovvio.