Io porto i miei figli ovunque ma loro riescono sempre a trovare di nuovo la strada di casa.— Robert Orben
Io porto i miei figli ovunque ma loro riescono sempre a trovare di nuovo la strada di casa.
Un elefante non dimentica mai, ma che cos'ha da ricordare?
Se i fiori sono il linguaggio dell'amore, con quello che costano non posso permettermi neanche una stretta di mano.
Gli incontri al vertice tendono ad essere come l'accoppiamento dei panda. Le aspettative sono sempre elevate, e i risultati solitamente deludenti.
Non lo chiamerei un bugiardo. Preferirei definirlo uno che vive dall'altro lato dei fatti.
"Adda tene' pacienza pure int'a casa soia", doveva avere pazienza pure a casa sua. È bella la pacienza in napoletano perché mette un po' della parola pace dentro la pazienza.
Se a volte un edificio seducente ci mette di buon umore, ci sono invece momenti in cui nemmeno il luogo più ameno sarà in grado di sfrattare la nostra tristezza o la nostra misantropia.
Quando finalmente torni nella tua vecchia casa, scopri che non era la vecchia casa che ti mancava, ma la tua fanciullezza.
Amate il pane, cuore della casa, profumo della mensa, gioia del focolare. Rispettate il pane, sudore della fronte, orgoglio del lavoro, poema di sacrificio.
Vivo in un monolocale così stretto che se mi metto un paio di ciglia finte spolvero tutti i mobili.
Non mi sposo perché non mi piace avere della gente estranea in casa.
Il diavolo entra in casa quando meno te l'aspetti l'insoddisfazione arriva anche se c'hai i figli perfetti.
Quanti uomini che credono di aver trovato una casa scoprono invece di avere aperto una taverna per i propri amici.
Una stanza o una casa diventa sempre simile a chi vi abita. Perfino la grandezza di una stanza varia a seconda della grandezza del cuore.
Se potessi ti comprerei una casa grande enorme capace di contenere la tua anima e la riempirei con tutti i tuoi sogni grandi e piccoli.