Se Dio fosse visibile, l'ateismo diventerebbe una fede.
La vecchiaia è il periodo in cui i compleanni non sono più delle feste.
I fallimenti altrui sembrano esistere solamente per farci credere al nostro successo.
Che la pigrizia sia uno dei peccati capitali ci fa dubitare degli altri sei.
La migliore forma di suicidio è quella di sparare nello specchio.
Chi non è padrone di sé trova ben presto un altro padrone.
Quale insidiosa ed astuta insinuazione nella parola 'ateismo'! Come se il teismo fosse la cosa più naturale del mondo.
Se l'ateismo si propagasse diventerebbe una religione non meno intollerante di quelle antiche.
L'ateismo non è una fede, e non fa opera di sconversione. Rivendica soltanto, cristianamente, di poter dare alla ragione ciò che è della ragione. E non dimentica, volterrianamente, che bisogna coltivare anche il proprio giardino, e non soltanto quello dell'Eden.
Irreligiosità (s.f.). La più diffusa fra tutte le grandi religioni della terra.
La lode più alta a Dio è nella negazione dell'ateo che ritiene la creazione tanto perfetta da poter fare a meno di un creatore.
È molto più difficile non credere che credere in Dio, i veri atei sono quasi introvabili.
Né la scienza né la logica permettono di concludere che Dio non esiste. Nessun ateo può quindi illudersi di essere più logico e più scientifico di colui che crede. Chi sceglie l'ateismo fa quindi un atto di fede: nel nulla. Credere in Dio è più logico e più scientifico che credere nel nulla.
Se vi sono degli atei, con chi prendersela se non con quei tiranni mercenari delle anime, che, costringendoci a ribellarci contro le loro nefandezze, forzano gli spiriti deboli a negare il Dio che quei mostri disonorano?
L'occhio e l'ala di farfalla bastano per annientare un ateo.
Se vi è un ateismo dell'uomo, un uomo senza Dio, non vi è un Dio senza l'uomo.