I veri atei sono coloro che credono in Dio per abitudine.— Roberto Gervaso
I veri atei sono coloro che credono in Dio per abitudine.
Il diritto di voto dovrebbe anche essere diritto di veto.
Dubito sempre di chi non dubita di niente.
Il generoso sta al prodigo come il parsimonioso all'avaro.
Nessun imbecille è così imbecille da non capire l'utilità di unirsi ad altri imbecilli contro gli intelligenti.
La vita è una maestra che apparentemente improvvisa le sue lezioni, che può bocciare i bravi e promuovere gli incapaci. In realtà, tutto predispone, e i suoi giudizi non sono mai avventati. Se tali sembrano è perché essa risponde a un provveditore di cui nessuno conosce i disegni.
Dio è ateo.
È molto più difficile non credere che credere in Dio, i veri atei sono quasi introvabili.
Se vi è un ateismo dell'uomo, un uomo senza Dio, non vi è un Dio senza l'uomo.
Nessun ateo può illudersi di essere più logico e scientifico di colui che crede. Chi sceglie l'Ateismo fa un atto di Fede: nel nulla.
Se Dio fosse visibile, l'ateismo diventerebbe una fede.
La lode più alta a Dio è nella negazione dell'ateo che ritiene la creazione tanto perfetta da poter fare a meno di un creatore.
Di notte un ateo crede quasi in un Dio.
L'occhio e l'ala di farfalla bastano per annientare un ateo.
L'ateo afferma di non potere credere in Dio per rigore logico. D'altronde l'ateo conosce un solo tipo di rigore logico: quello che opera nell'immanente. Ma il rigore logico nell'immanente non riesce a dimostrare che Dio non esiste. Ecco l'antinomia dell'ateismo.
Gli atei fanatici sono come schiavi che ancora sentono il peso delle catene dalle quali si sono liberati dopo una lunga lotta. Essi sono creature che - nel loro rancore contro le religioni tradizionali come "oppio delle masse" - non possono sentire la musica delle sfere.