Il denaro è il bene superfluo più utile.— Roberto Gervaso
Il denaro è il bene superfluo più utile.
La bellezza si vede. Il fascino si sente.
La fortuna aiuta gli audaci. Fortuna permettendo.
L'amore platonico ha questo di bello: non si ha, poi, la scocciatura di rivestirsi.
Per l'uomo delle caverne la galanteria consisteva nel battere la propria donna con le proprie mani anziché con la clava.
Ci sono donne che vendono ciò dovrebbero donare e altre che donano ciò che potrebbero vendere. Le prime sono delle puttane, le seconde, delle sentimentali.
Con il denaro è andata come con tutto il resto. Da utile mezzo è diventato fine, da servo si è fatto padrone, crediamo di maneggiarlo e invece ci manipola, crediamo di usarlo e invece ci usa, crediamo di muoverlo e invece ci fa muovere, anzi trottare, crediamo di possederlo e invece ci possiede.
Il modo più sicuro di perdere la propria indipendenza è spendere il denaro che non si possiede.
Dicono che il denaro non faccia la felicità, ma se devo piangere preferisco farlo sul sedile posteriore di una Rolls Royce piuttosto che su quelli di un vagone del Metrò.
I soldi non fanno la felicità, dicono. Senza dubbio stanno parlando dei soldi degli altri.
Occuparmi di denaro mi ha aiutato a schivare la vita.
Il denaro in se stesso è un male.
Chi ha i soldi naviga con vento sicuro.
Il denaro è il bene assoluto perché non solo soddisfa un bisogno in concreto ma il bisogno in genere, in astratto.
L'essere clown è solo un espediente per avvicinare gli altri, perché sono convinto che se non cambiamo l'attuale potere del denaro e della prevaricazione sugli altri, non ci sono speranze di sopravvivenza per la nostra specie.
Diciamo le cose come stanno: è bello avere del denaro anzitutto per gli agi che procura, e più ancora per l'impressione di sicurezza con cui ci libera da ogni imbarazzo e ci tranquillizza.