Il coraggio è paura che ha avuto fortuna.
Noi diamo volentieri una mano a chi sta in basso purché non salga troppo in alto.
Spavalderia: coraggio incosciente, egocentrico, guascone.
Il radical-chic si struscia a destra, ammiccando a sinistra.
Le virtù ci rendono migliori; i vizi, soddisfatti.
A volte, da noi dipende più la felicità altrui che la nostra.
Il vero coraggio è la quantità di simulazione disponibile.
Nella vita non bisogna mai rassegnarsi, arrendersi alla mediocrità, bisogna coltivare il coraggio di ribellarsi.
Qualche volta il coraggio si presenta soltanto nel momento in cui non si vede altra via d'uscita.
Le idee ispirate dal coraggio sono come le pedine negli scacchi. Possono essere mangiate ma anche dare avvio ad un gioco vincente.
L'audacia è figlia dell'ignoranza.
Per non lottare ci saranno sempre moltissimi pretesti in ogni circostanza, ma mai in ogni circostanza e in ogni epoca si potrà avere la libertà senza la lotta!
Il coraggio è uno stato di calma e di tranquillità in presenza di un pericolo, stato rigorosamente simile a quello in cui si è quando non c'è pericolo.
La speranza del conforto dà coraggio nella sofferenza.
L'importante non è stabilire se uno ha paura o meno, è saper convivere con la propria paura e non farsi condizionare dalla stessa. Ecco, il coraggio è questo, altrimenti non è più coraggio ma incoscienza.
Amo correre, è una cosa che puoi fare contando sulle tue sole forze. Sui tuoi piedi e sul coraggio dei tuoi polmoni.