La frase di Romain Gary sottolinea la contraddizione intrinseca nella natura umana e nel modo in cui percepiamo l'esistenza. Esprime il concetto secondo cui, nonostante le circostanze superficiali della vita possano sembrare insignificanti o senza importanza (futilità), essa acquista un significato profondo proprio attraverso la consapevolezza di questo apparente vuoto e banalità. Questa affermazione invita il lettore ad esaminare più attentamente le proprie esperienze quotidiane, sollecitando una riflessione sulla vera essenza della vita umana: se è solo un insieme di eventi insignificanti o se queste stesse circostanze banali contengono in sé la chiave per comprendere il valore e l'importanza dell'esistenza. Inoltre, essa suggerisce che forse proprio nella comprensione della superficialità delle nostre azioni quotidiane risiede una profondità di pensiero che può rendere la vita stessa più seria e significativa.