Le questioni culturali e politiche che ci dividevano nel '68 ci stanno ancora tenendo su fronti opposti.
L'intera arte della politica consiste nel condurre con razionalità l'irrazionalità degli uomini.
Non vi può essere Stato politico fisso quando non vi è un corpo insegnante che professi principii politici fissi.
Dopo una lunga esperienza in politica non ho mai trovato che ci possono essere delle inibizioni causate dall'ignoranza peggiori del rispetto delle critiche.
Il dramma resta sempre, dall'inizio alla fine, marcatamente politico.
Una politica di stato onesta è il saggio impiego delle meschinità individuali per il bene pubblico.
La questione morale esiste da tempo, ma ormai essa è diventata la questione politica prima ed essenziale perché dalla sua soluzione dipende la ripresa di fiducia nelle istituzioni, la effettiva governabilità del paese e la tenuta del regime democratico.
Fiducia? Signori, sembrate aver dimenticato che la carriera che ci siamo scelti è la politica.
Solo chi sembra stupido ha accesso alla Camera dei Comuni e solo chi è stupido vi ottiene successo.
Come si fa a vestirsi di verde e impugnare uno spadone? A uno che si concia così mancano tre cose: identità, senso del ridicolo e sale in zucca.
La politica dovrebbe essere la professione part-time di ogni cittadino che desidera proteggere i diritti e i privilegi delle persone libere e che vorrebbe preservare ciò che è buono è fecondo del nostro patrimonio nazionale.