L'aforisma di Samuel Butler sottolinea l'essenza complessa e ambigua della vita, rivelando la sua natura intrinseca come un processo continuo di deduzione basata su informazioni parziali. Queste 'premesse insufficienti', che possono essere interpretate come le circostanze limitate o i dati incompleti del nostro esistere quotidiano, ci spingono a fare supposizioni e ad arrivare a conclusioni utilizzando la nostra intuizione e il buonsenso. Questo processo di trarre 'conclusioni sufficienti' dalla mancanza di informazioni completate evidenzia come l'uomo sia costretto, in un certo senso, a navigare attraverso le incertezze della vita con la sola guida delle proprie deduzioni. È una riflessione profonda sulla natura umana e sul modo in cui costruiamo il nostro universo mentale basandoci su dati parziali o incompleti.