Mentre perdiamo il nostro tempo tra indugi e rinvii, la vita passa.
Niente costa di più di ciò che si è comperato con le preghiere.
Ascoltami: verso la morte sei spinto dal momento della nascita. Su questo e su pensieri del genere dobbiamo meditare, se vogliamo attendere serenamente quell'ultima ora che ci spaventa e ci rende inquiete tutte le altre.
Per molti, vivere non è una cosa dolorosa ma una cosa inutile.
Qual è il sommo bene dell'uomo? Comportarsi secondo natura.
Non può vivere una vita serena chi si preoccupa troppo di prolungarla e annovera fra i grandi beni i molti anni vissuti.
Pochi giorni luminosi bastano a rischiarare tutta una vita.
L'ottimista ama la vita; il pessimista la conosce.
Disegnato sull'acqua, gli pareva di vedere l'inspiegabile spettacolo, lieve, che era stata la sua vita.
Se l'uomo scoprisse la verità non ci sarebbe più vita sulla terra: tutti si ammazzerebbero, se sapessero che la vita è un gioco nel quale nessuno vince.
La vita è bella. È bella perché non conosciamo altro di meglio.
La vita ha un solo autentico fascino; è il fascino del Gioco. Ma se ci fosse indifferente vincere o perdere?
Quello che chiamiamo la modernizzazione della vita, non è che una continua e sempre più grande complicazione demoniaca.
La vita non si spiega; si vive.
Il conio della saggezza è sapere che il resto è ruggine, e che la vera vita si trova nell'amore, nelle risate, e nel lavoro.
Ciò che conta non è la tavolata di baldoria ma la qualità del vino di ogni giorno. Non conta l'anniversario del matrimonio bensì gli altri 364 giorni dell'esistenza condivisa e che lo stesso vale per il volgere di secoli e millenni e per gli anni santi dei 24 che li seguono o li precedono.