La luna, rana d'oro del cielo.
Solo te posso amare, Russia, mio dolce paese che hai gioia breve e violenta nelle sonore canzoni di primavera sui prati.
Mi piace spettinato camminare col capo sulle spalle come un lume e così mi diverto a rischiarar il vostro triste autunno senza piume.
La fame fa buono anche il ferro, anche quello delle catene.
Eccola, questa sciocca felicità Con le sue finestre bianche spalancate sull'orto! Sopra lo stagno, uguale a un cigno purpureo Naviga silenzioso il tramonto.
Teneramente malato di memorie infantili/ Sogno la nebbia e l'umido delle sere d'aprile.
Bocca baciata non perde ventura anzi rinnuova come fa la luna.
È tutta colpa della luna, quando si avvicina troppo alla terra fa impazzire tutti.
Sognatore è chi trova la sua via alla luce della luna... punito perché vede l'alba prima degli altri.
Sulle stelle dipingerei una poesia di Benedetti con un sogno di Van Gogh e una canzone di Serrat sarebbe la serenata che offrirei alla luna.
Cala la luna e io non spero, l'illusione è il lusso della gioventù.
C'è la luna che chiede di restare Quanto basta perché le nuvole mi facciano volare via Bene, è giunto il momento per me di andare, non ho paura, paura di morire.
Tramontata è la luna, tramontate le Pleiadi. È a mezzo la notte; trascorre il tempo; io dormo sola.
Luna, tu parli solamente a chi è innamorato chissà quante canzoni ti hanno già dedicato ma io non sono come gli altri per te ho progetti più importanti.
La luna in mezzo alle minori stelle chiara fulgea nel ciel queto e sereno, quasi abscondendo lo splendor di quelle, e 'l sonno aveva ogni animal terreno dalle fatiche lor dïurne sciolti: e 'l mondo è d'ombre e di silenzio pieno.
Magnifica desolazione.