Il mio gusto in fatto di cinema è molto eclettico.
E' barocco tutto ciò che non è «classico».
Lui si accetta così com'è. Per questo tutto quello che fa, non importa cosa, avrà sempre una certa distinzione, un certo stile, una certa raffinatezza, una certa nonchalance.
Per me la musicalità sta in ciò che chiamo passaggio, ovvero nel saper legare le varie parti del racconto, senza mai interromperlo bruscamente per passare a qualcos'altro, né costruirlo su un sottofondo monotono nel quale si finisce per distrarsi.
Lo stile, non importa quanto oltraggioso possa risultare, è espressione della propria personalità. La mia è una personalità classica.
Se devi fare una cosa, falla con stile.
Non v'è Arte là dove non v'è stile.
Sdegno il verso che suona e che non crea.
Parole giuste al posto giusto, questa è la vera definizione di stile.
Lo stile non si può scegliere come il panno per farsi una giubba, perché ognuno se lo trova addosso bell'e cucito dalla madre natura.
Lo stile è superiore alla verità, porta in sé la dimostrazione dell'esistenza.