L'umanità ha sempre barattato un po' di felicità per un po' di sicurezza.
Sempre, quando esiste la prospettiva di ricevere uno schiaffo, il vero masochista porge la guancia.
Proprio l'imperiosità del comando "non uccidere" ci assicura che discendiamo da una serie lunghissima di generazioni di assassini i quali avevano nel sangue, come forse ancora abbiamo noi stessi, il piacere di uccidere.
Ogni motto richiede un proprio pubblico, e ridere degli stessi motti è prova di una vasta concordanza psichica.
Tutti abbiamo dei desideri che preferiremmo non svelare ad altre persone e desideri che non ammettiamo nemmeno di fronte a noi stessi.
Mediante la fissazione violenta a un infantilismo psichico e la partecipazione a un delirio collettivo, la religione riesce a risparmiare a molta gente la nevrosi individuale.
Certi amori muoiono di dubbio, il mio è morto di certezza. E ti ho lasciato.
Quando sicurezza e uguaglianza sono in conflitto, non bisogna esitare un momento: l'uguaglianza va sacrificata.
I nemici della creatività sono la sicurezza ed il buongusto.
Una rivoluzione richiede ai suoi capi un curriculum di infallibilità assoluta. Se non lo possiedono, ci si aspetta che lo inventino.
L'uomo che non agirà fino a quando non conoscerà ogni fatto non agirà mai affatto.
La vita della nazione è sicura solo quando la nazione è onesta, sincera, e virtuosa.
Le masse non domandano la libertà, domandano la sicurezza.
L'uomo non deve seguire ciecamente un percorso perfettamente definito.
Qualche volta occorre piegare un po' le regole per garantire la sicurezza del paese.
- Ho il portafortuna!- Ecco, mi sento più sicuro...