Tu sei la pubblicità della sfiga.— Stefano Benni
Tu sei la pubblicità della sfiga.
Non esistono uomini cattivi [...] se sono cucinati bene.
È intelligente non chi legge miriadi di libri ma chi sa leggere dentro alle situazioni di ogni giorno.
Non si può entrare nel mondo della filosofia a forza di citazioni; bisogna leggere qualcosa, non si può spiegare Platone senza invogliare a leggere qualcosa di Platone.
Capì di avere perso qualcosa che non sarebbe mai tornato... tutto ciò che era stato prima, ora non contava più nulla.
Pensò: ora vado a salutarla di nuovo. Poi subito si corresse: no, gli addii non si ripetono, la prima volta sono romantici, la seconda noiosi, la terza ridicoli o tragici.
La felicità e la disgrazia sono a volte così vicine una all'altra che si confondono. Il nostro cuore come un pendolo oscilla sempre tra loro due.
Siate certo che, qualunque sia la sventura che mi perseguita, io posso anche cedere alle circostanze, ma non consentirò mai ad una cosa indegna di me. È nella sventura che si capisce meglio ciò che si è.
Ho fatto i calcoli e le tue probabilità di vincere la lotteria sono identiche sia che tu giochi oppure no.
Sciagurati coloro che, per non essere scellerati, hanno bisogno della religione.
Quando non può andar peggio di così, lo farà.
Niente va mai così male che non possa andar peggio.
Essere felice, questo non è un buon segno, è che la sfortuna ha perso il treno, e arriva con il seguente.
È cosa disdicevole il lusingare le persone che sono nell'avversità.
Chiunque sia colui che la sfortuna va cercando, lo trova facilmente.
È sempre nel deserto che si rompe la bottiglia d'acqua.