Il poker si gioca in quattro, oppure in tre col morto, o anche meglio in tre col pollo.— Stefano Benni
Il poker si gioca in quattro, oppure in tre col morto, o anche meglio in tre col pollo.
Non si dovrebbe parlare di Dio. Non conosciamo la sua lingua. L'Universo si manifesta e scompare senza parole, siamo noi a inventare una voce al suo terribile silenzio.
Quando uno è triste non servono le classifiche, non c'è un tristometro, è inutile dire sto mediamente peggio di te o decisamente meglio di te, si diventa tutti ottusi ed egoisti e la propria tristezza diventa una grande campana in cui ci si chiude, per non ascoltare la tristezza degli altri.
L'arte è questo: scappare dalla normalità che ti vuole mangiare. Io fuggo sempre, e i miei disegni sono così perché so che possono essere cancellati, divorati in un attimo. Eppure so che uno di questi, almeno uno, o tanti, durerà milioni di anni.
Passiamo metà della vita a deridere ciò in cui altri credono, e l'altra metà a credere in ciò che altri deridono.
Pensò: ora vado a salutarla di nuovo. Poi subito si corresse: no, gli addii non si ripetono, la prima volta sono romantici, la seconda noiosi, la terza ridicoli o tragici.
Il poker è il solo gioco adatto ad un uomo adulto. La vostra mano contro quelle di tutti gli altri, e le mani di tutti gli altri contro la vostra. Chi mai ha costruito una fortuna col lavoro di gruppo?
Il poker consente di dimenticare tutto, compreso il fatto che non possiamo permetterci di giocare.
Il poker non può essere giocato in una stanza con donne presenti.
Il poker dovrebbe essere insegnato a scuola. Infatti offre, in sintesi, la rappresentazione di tutti i rapporti umani che i bambini ritroveranno più tardi, nella vita.