Quando una persona non sa più ridere di se stesso, è il momento per gli altri di ridere di lui.— Thomas Szasz
Quando una persona non sa più ridere di se stesso, è il momento per gli altri di ridere di lui.
Spesso si dice che questa o quella persona non ha ancora trovato se stesso. Ma l'io non è qualcosa che si scopre: è qualcosa che si crea.
Gli uomini che credevano nelle arti magiche crearono le streghe con l'attribuire questo ruolo ad altri, talvolta persino a se stessi. In questo modo essi fabbricarono letteralmente le streghe, la cui esistenza come oggetti sociali dimostrò poi la realtà della stregoneria.
Molti non vollero vedere nel passato, e non vogliono vedere ancora oggi, i fatti nudi e crudi della psichiatria, cioè che gli psichiatri diagnosticano malattie senza che esistano lesioni e curano dei pazienti senza averne il diritto.
Il proverbio suggerisce di non mordere la mano che ti nutre. Ma forse dovresti farlo, se quella mano ti impedisce di nutrirti da solo.
L'ironia considera ogni semplice verità come una sfida.
Chiamatelo fato o ironia, ma sono nata, tra tutti i Paesi della Terra, in quello meno adeguato per una sostenitrice dell'individualismo.
L'ironia è la giovinezza della riflessione e la gioia della saggezza.
1. Le cose andranno peggio prima di andar meglio. 2. Chi ha detto che le cose andranno meglio?
L'ironia irrita. Non perché si faccia beffe o attacchi, ma perché ci priva delle certezze svelando il mondo come ambiguità.
L'ironia è il veicolo che usi per trasportare carichi emotivi troppo pesanti.
Il senso dell'ironia è una forte garanzia di libertà.
L'ironia è un elemento della felicità.
"Come va?", disse un cieco a uno zoppo. "Come vede", rispose lo zoppo.
Ho scritto t'amo sulla sabbia. Del gatto.