Quando una persona non sa più ridere di se stesso, è il momento per gli altri di ridere di lui.— Thomas Szasz
Quando una persona non sa più ridere di se stesso, è il momento per gli altri di ridere di lui.
La psichiatria istituzionale è dannosa al cosiddetto malato di mente, non perché è soggetta ad abusi, ma piuttosto perché il nuocere a persone classificate come malati di mente è la sua funzione essenziale.
La malattia mentale è un mito. Gli psichiatri non si occupano di malattie mentali e dei loro trattamenti. In pratica si occupano di problemi personali, sociali ed etici del vivere.
Come "divino" e "demoniaco", "schizofrenico" è un concetto meravigliosamente vago nel suo contenuto e terribilmente spaventoso nelle sue implicazioni.
Spesso si dice che questa o quella persona non ha ancora trovato se stesso. Ma l'io non è qualcosa che si scopre: è qualcosa che si crea.
Lo sciocco non perdona e non dimentica. L'ingenuo perdona e dimentica. Il saggio perdona, ma non dimentica.
Le sofferenze, i dolori e anche le ossessioni devono essere raccontate con auto-ironia.
Penso che la risata sia la miglior medicina. Se non sai ridere di te stesso, allora non sai ridere della vita e della stupidità di tutto quanto.
Per studiar minuziosamente un grottesco, per prolungar freddamente un'ironia, bisogna avere un sentimento continuo di tristezza e di collera.
È dall'ironia che comincia la libertà.
Ironia: estrema punta della politica dello spirito.
La combinazione perfetta? Prendere il lavoro sul serio ed essere ironici.
L'ironia è un ottimo antibiotico, ma non è giusto esorcizzare tutto con una risata.
Con sottile ironia nobilitiamo Dio con l'appellativo di Padre, pur sapendo bene che un padre come lui lo impiccheremmo, se riuscissimo a catturarlo.
Mi piace essere considerato un sex symbol, ma non prendo la cosa molto sul serio.
Quando i tempi nuovi compariscono in un lontano orizzonte, la prima forma che li preannunzia, è l'ironia. Che cos'è l'ironia? È il sentimento della realtà, che si mette dirimpetto quel mondo già tanto venerato, e ride.