L'ironia è il veicolo che usi per trasportare carichi emotivi troppo pesanti.— Fabio Volo
L'ironia è il veicolo che usi per trasportare carichi emotivi troppo pesanti.
Forse uno dei miei problemi è che non chiedo niente a nessuno, ma ho bisogno di tutti.
C'è qualcosa di più bello al mondo che una donna non lo contenga già in uno sguardo?
Per anni ho aspettato che la mia vita cambiasse, invece ora so che era lei ad aspettare che cambiassi io.
Se senza di te vivessi una vita squallida, vuota, misera non avrebbe alcun valore rinunciarci per te. Che valore avresti se tu fossi l'alternativa al nulla, al vuoto, alla tristezza? Più una persona sta bene da sola, e più acquista valore la persona con cui decide di stare.
Ho eliminato diverse persone dalla mia vita, persone che credevo essenziali per me, persone fatte di mille promesse e neanche un'azione. E più passa il tempo e più mi accorgo di aver soltanto preso la decisione migliore.
Prendo il lavoro molto seriamente, ecco perché oso ogni volta che devo doppiare un personaggio. Detto ciò, non sono uno che si prende troppo sul serio.
Ho combattuto così tante volte contro Sugar (Ray Robinson) che sono fortunato a non essere diventato diabetico.
Faccio molte conferenze e comincio sempre ironizzando sulla mia condizione, perché so che può causare ansia ed inibizioni.
Senza ironia, il mondo sarebbe come una foresta senza uccelli.
Con gli anni e l'esperienza ho perso i toni da melodramma e imparato il valore terapeutico dell'ironia.
L'ironia è il pudore della mia coscienza.
In Francia, lo scherzo è re e signore di tutto: si scherza sul patibolo, alla Beresina, sulle barricate, e qualche francese probabilmente scherzerà anche alla grande assise del Giudizio universale.
La vita creativa attinge sempre dalla realtà, dai suoi racconti: una realtà che romanzo, trasformo, facendola apparire più ironica e divertente di quello che è.
"Come va?", disse un cieco a uno zoppo. "Come vede", rispose lo zoppo.
Non poter prendere a lungo sul serio i propri nemici, le proprie sciagure, persino i propri misfatti è il contrassegno di nature vigorose, complete , in cui esiste una sovrabbondanza di forza plastica, imitatrice, risanatrice e anche suscitatrice d'oblio.