L'ironia è il veicolo che usi per trasportare carichi emotivi troppo pesanti.
Per sentir parlare così bene di sé bisogna morire. Pazzesco. Non ho mai capito perché ci sia più rispetto per i morti che per i vivi.
Mentre la sfioravo, sentivo sulla punta delle dita una forza misteriosa che mi attraeva verso di lei.
Se ci si ama si impara ad amare.
La cosa importante è ciò che mi ha insegnato. Lei non era e non è il mio tesoro ma gli strumenti per trovarlo. Lei è il cartello che indica la strada.
Paura d'amare. Credo sia restare soli per paura di rimanere soli.
Se impariamo a ridere di noi stessi allora potremo ridere anche degli altri.
Se poi l'io è detestabile, amare il prossimo come se stessi diventa un'atroce ironia.
La singola cosa più potente che puoi fare per influenzare gli altri è di sorridere di loro.
Non prenderti troppo seriamente. Devi imparare a non essere costernato per gli errori compiuti. Nessun essere umano può evitare gli insuccessi.
Gli epigrammisti in poesia sono come i fioristi in pittura.
Le sofferenze, i dolori e anche le ossessioni devono essere raccontate con auto-ironia.
Il vero amore per le nostre opere conserva sempre un occhio ironico e ilare.
L'ironia è il pudore della mia coscienza.
L'ironia è l'occhio sicuro che sa cogliere lo storto, l'assurdo, il vano dell'esistenza.
Ogni motto richiede un proprio pubblico, e ridere degli stessi motti è prova di una vasta concordanza psichica.