I semplici pagano sempre per tutti, anche per coloro che parlano in loro favore.— Umberto Eco
I semplici pagano sempre per tutti, anche per coloro che parlano in loro favore.
Viene un momento in cui qualcosa si spezza dentro, e non si ha più né energia né volontà. Dicono che bisogna vivere, ma vivere è un problema che alla lunga conduce al suicidio.
Senza un occhio che lo legga, un libro reca segni che non producono concetti, e quindi è muto.
Ecco, forse l'unica vera prova della presenza del diavolo è l'intensità con cui tutti in quel momento ambiscono saperlo all'opera.
Un romanzo è una macchina per generare interpretazioni.
Si può essere colti sia avendo letto dieci libri che dieci volte lo stesso libro. Dovrebbero preoccuparsi solo coloro che di libri non ne leggono mai. Ma proprio per questa ragione essi sono gli unici che non avranno mai preoccupazioni di questo genere.
La semplicità è più difficile da creare della stravaganza fine a se stessa.
La semplicità è la forma della vera grandezza.
L'astuzia del serpente ammaestri la semplicità della colomba, e la semplicità della colomba moderi l'astuzia del serpente.
La semplicità porta a favorire i momenti di lieta cordialità.
La semplicità è l'essenza dell'universalità.
La verità si ritrova sempre nella semplicità, mai nella confusione.
Semplicità è anche stare a sentire per mezz'ora una persona che dia i nervi.
La verità profonda, per fare qualunque cosa, per scrivere, per dipingere, sta nella semplicità. La vita è profonda nella sua semplicità.
Bisogna vivere con semplicità e pensare con grandezza.
Tutti sono capaci di parlare o di scrivere in modo oscuro e noioso: la chiarezza e la semplicità invece sono scomode. Non solo perché richiedono più sforzo e più talento, ma perché quando si è costretti a essere chiari non si può barare.