Negare il passato significa negare il futuro.
La vita e la morte sono la stessa cosa, come le due facce della mano, il palmo e il dorso. Eppure il palmo e il dorso non sono la stessa cosa. Non possono essere separati, ma neppure mischiati.
C'è una certa desolazione nel trovare solo speranza dove ci si aspetterebbe certezza.
L'Equilibrio del tutto dipende da ogni singola azione, anche la più piccola.
Se la propria forza consiste solo nella debolezza altrui, si vive nella paura.
Nessuna tenebra dura per sempre. E anche nell'oscurità c'è sempre qualche stella.
Nello sviluppare la potenza aerea non bisogna guardarsi indietro e chiedersi cosa sia successo, ma andare avanti e domandarsi cosa stia per succedere.
L'importante è che nell'andare avanti, si vada avanti con l'orgoglio del passato.
Tutto ciò che è moderno viene, prima o poi, superato.
Il futuro entra in noi, per trasformarsi in noi, molto prima che accada.
A ogni bivio sul sentiero che porta al futuro, la tradizione ha posto 10.000 uomini a guardia del passato.
Quello che ci lasciamo dietro e quello che ci aspetta sono niente in confronto a quello che è dentro di noi.
Il futuro è qualcosa che ciascuno raggiunge alla velocità di sessanta minuti l'ora, qualunque cosa faccia, chiunque sia.
Ecco a cosa serve il futuro: a costruire il presente con veri progetti di vita.
Se il passato è stato imperfetto, occorre più cautela per l'avvenire.
Il passato non ha importanza alcuna. Il presente non ha importanza alcuna. È del futuro che dobbiamo trattare. Il passato è infatti ciò che l'uomo non avrebbe dovuto essere. Il presente è ciò che l'uomo non dovrebbe essere. Il futuro è ciò che sono gli artisti.