L'uomo è cacciatore, la donna pescatrice.
Il riso è il sole che scaccia l'inverno dal volto umano.
La mente si arricchisce di quel che riceve, il cuore di quel che dà.
Non è una cosa facile divenire un gentiluomo perfetto.
La spia va a caccia per conto d'altri, come il cane; l'invidioso va a caccia per conto proprio, come il gatto.
Per la donna il momento in cui non può più contare gli anni a primavere, ma comincia a contarli a inverni, è irritante. È come un sordo rancore contro gli anni che non si possono togliere.
L'uomo raggiunge da novizio la soglia di ogni età della vita.
Tutto è o può esser contento di se stesso, eccetto l'uomo.
L'uomo è un animale oramai sparito dalla faccia della terra: non v'è più altro che frammenti d'uomini.
All'età di cinquant'anni ogni uomo ha la faccia che si merita.
L'uomo è peggio delle bestie, che quand'hanno saziata la fame e la foia non conoscono invidia. L'uomo è nemico del prossimo.
L'uomo è dove è il suo cuore, non dove è il suo corpo.
L'uomo è lupo all'uomo.
Secondo noi uomini, se una donna ci lascia, ci dev'essere per forza un altro. Perché prima di pensare a dove abbiamo sbagliato, prima di pensare che magari siamo stati noiosi, troppo gelosi, assenti, troppo presenti ecc, pensiamo subito che il male venga da fuori e non da noi.
Gli uomini si dividono in tre categorie: quelli che sono mobili, quelli che sono immobili, e quelli che si muovono.
Anche l'uomo più miserabile è in grado di scoprire le debolezze del più degno, anche il più stupido è in grado di scoprire gli errori del più saggio.