Il futuro è già passato, e non ce ne siamo nemmeno accorti.— Vittorio Gassman
Il futuro è già passato, e non ce ne siamo nemmeno accorti.
L'istinto della fuga esisterà sempre: anche se Pascal consigliava di passare la vita in una stanza.
Un attore perfettamente sano è un paradosso.
Le uniche persone che non falliscono mai, sono quelle che non provano mai.
In un film l'imbecille non può fare che la parte di un imbecille, a teatro si può nascondere, in tv viene fuori subito.
Domani è subito!
La gente si preparava sempre al domani. A me sembrava assurdo. Il domani non si stava certo preparando per loro. Non sapeva neppure che esistessero.
Non possiamo preparare il futuro senza abbracciare il significato e la rilevanza della prospettiva del neonato sulla vita.
L'eredità del passato è il seme che produce il raccolto del futuro.
I Repubblicani sono persone ottuse, impauriti del futuro.
L'ho percorso in lungo e in largo, il futuro. Ci ho passato la metà del mio tempo. È sempre identico, dappertutto. Ogni periodo è uguale all'altro. Proprio uguale. Le stesse, vecchie menate con auto più veloci e aria più fetente.
L'attesa dell'ineluttabile esercita un fascino specifico, ma nasce da una lettura retrospettiva della storia che nega l'esistenza del futuro come apertura sul radicalmente nuovo.
L'avvenire è quello che eccede la mano tesa.
La vita non sarebbe degna di essere vissuta se mi preoccupassi del futuro così come faccio col presente.
C'è una sorta di sollievo nel vuoto del mare. Né passato, né futuro.