A volte allontanarsi è l'unico modo di essere lì per qualcuno.
Un anno a Londra non cambierà i miei sentimenti: cento anni non ci riuscirebbero!
In me ci son sempre stati due pagliacci, oltre agli altri, quello che chiede soltanto di starsene dov'è e quello che s'immagina che più lontano si stia un po' meno peggio.
La vita di un uomo puro e generoso è sempre una cosa sacra e miracolosa, da cui si sprigionano forze inaudite che operano anche in lontananza.
Sembrava che ci amassimo meglio quando c'era una spazio di due continenti tra noi. Il lavoro quotidiano dell'amore era spesso difficile da gestire in casa.
Ci telefoniamo perché solo nel chiamarci a lunga distanza si perpetua il richiamo della lontananza, il grido di quando la prima grande crepa della deriva dei continenti s'è aperta sotto una coppia di esseri umani.
E invece neanche si erano dovuti cercare, questo è incredibile, e tutto il difficile era stato solo riconoscersi.
È incredibile come persone che sono sempre state vicine possano diventare all'improvviso estranee.
Sarei stata lontana, finalmente libera, o così mi sembrava, ma la verità è che ci portiamo sempre tutto con noi.
Sapere allontanarsi e avvicinarsi è la chiave di qualsiasi relazione duratura.
La poesia è distacco, lontananza, assenza, separatezza, malattia, delirio, suono, e soprattutto, urgenza, vita, sofferenza. È l'abisso che scinde orale e scritto.