I cattivi hanno sicuramente capito qualcosa che i buoni ignorano.
Ho un rapporto catastrofico con la tecnologia: se passo sotto ad un lampadario a gocce, si mette a piovere.
Mio padre ha preso da sua zia Mary. Rifiutava la Bibbia perché diceva che il personaggio centrale non era assolutamente credibile.
Il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile.
La vita è sostanzialmente tragica: ma qualche volta riesce ad essere meravigliosa.
Secondo gli astronomi moderni, lo spazio è finito. Un pensiero confortante per chi, come me, non si ricorda mai dove ha lasciato le cose.
Nessuno merita lodi per le sue buone azioni se non ha il coraggio di essere cattivo.
È la cattiveria il collante che tiene insieme gli uomini. Chi non ne ha abbastanza si distacca.
Quando il film è finito rimane sempre una violenza inespressa, un resto di materia e di cattiveria che ci spinge a riprendere il pellegrinaggio, da un luogo all'altro, per vedere, interrogare, fantasticare su cose sempre più sfuggenti, in vista del prossimo film.
Quello che ci rende veramente cattivi è che nessuno esamina la propria vita.
Franti ride perché è cattivo ? pensa Enrico ? ma di fatto pare cattivo perché ride.
Credo che senza cattiveria non ci sia commedia.
C'è chi mi giudica con molta cattiveria, ormai la tendenza è di far notizia con le cose negative. Ma ci si abitua a tutto: certi giornalisti, se li conosci li eviti, così non ti uccidono.
Quando conosco qualcuno, io penso sempre che si tratti di una persona perbene e continuo a pensarlo finché non ho la prova contraria. Se ho la prova contraria, poi, non dico che quella persona è cattiva. Dico: è stata cattiva con me.
Ce ne sono dei buoni, alcuni sono mediocri, ma i più sono cattivi.
Elegante com'era, nel pensare, nel vivere, oltreché nel lavorare, penso che Luchino mettesse la cattiveria, più che la bontà, nel novero delle cose eleganti: era elegante, per lui, la negatività nel suo duplice aspetto di sadismo, e masochismo.