scrittore italiano
Cosi spettatori delle nostre vite da restare a guardare come spettatori mentre quello che ci succedeva entrava a far parte del nostro passato.
È che non bisognerebbe mai immaginarsi qualcosa troppo nel dettaglio perché l'immaginazione finisce per mangiarsi tutto il terreno su cui una cosa potrebbe accadere.
La gente accetta di adattare i propri desideri, farseli snaturare e indirizzare su oggetti, su automobili e vestiti e apparecchi elettronici e giocattoli inutili che servono a far dimenticare cosa è diventato il mondo.
C'è un limite oltre cui nessuno riesce a restare sospeso nel vuoto senza farsi prendere dal panico.
Nell'amico c'è qualcosa di noi, un nostro possibile modo di essere, il riflesso di una delle altre identità che potremmo assumere.
Lei e lui, lui e lei; l'essenza, la sostanza; la forza inspiegabile e irresistibile che li tiene stretti uno all'altra.
Non puoi volere una zebra e non accettare le sue strisce.
La vita è uno schifo, ma è confortante come continua a migliorare man mano che vai avanti.
Scrivere è un'attività per invalidi compiaciuti che sublimano nei libri la frustrazione di non riuscire a vivere.
Ti sembra che una persona cambi da un momento all'altro, ma è solo che le hai sovrapposto un'immagine per farla corrispondere a come la vorresti.
Magari uno rimpiange di aver perso qualcosa, e l'ha perso solo per trovare di meglio.
È che non bisognerebbe mai immaginarsi niente molto in dettaglio, perché l'immaginazione finisce per mangiarsi tutto il terreno su cui una cosa potrebbe succedere.
È incredibile quanto poco durano le cose. Hanno un arco così stretto, e più le conosci più si restringe, più vedi la fine già dall'inizio. Eppure stiamo al gioco ogni volta. Ogni volta ci sforziamo di crederci.
L'amore. Una specie di zona franca che potevamo abitare: uno spazio extraterritoriale dove la nostra mancanza di vera autonomia sembrava irrilevante.
Il guaio di una passione è che produce molta luce concentrata, è solo questione di tempo prima che rischiari ogni piccolo angolo. E di solito non ci trovi più molto, quando l'ombra si è dissolta.
Le persone più interessanti sono sempre il frutto di situazioni complicate.
L'aspetto più esilarante del volare senza ali è la sua assoluta semplicità: basta muovere braccia e gambe come per nuotare, solo che ci si muove nell'aria. È facile, non richiede sforzo fisico né mentale, solo un certo grado di focalizzazione. Basta essere convinti di riuscirci, e ci si riesce.
L'importante è pensare meno, ricordare e immaginare e aspettare meno. Prendere subito quello che c'è e basta.
È un lavoro, essere felici. È una costruzione. Devi metterla giù tavola per tavola e chiodo per chiodo, e controllare di continuo che tutto sia a posto, e tenere ben spalato tutto intorno. Ci vuole un sacco di manutenzione.
Le famiglie "minuscoli teatri in cui attori scadenti continuano a mettere in scena la stessa pessima rappresentazione, davanti a spettatori ammanettati alle loro sedie".