Scrittore. Spettatore di se stesso. Spesso, l'unico spettatore.— Achille Campanile
Scrittore. Spettatore di se stesso. Spesso, l'unico spettatore.
Per concludere e terminarla con un'indagine che la mancanza di idonei risultati rende quanto mai penosa, dobbiamo dire che, da qualunque parte si esamini la questione, non c'è nulla in comune fra gli asparagi e l'immortalità dell'anima.
Certe donne sono come i maestri di scherma: si fanno toccare per incoraggiare i principianti.
Giornalismo. Un tempo toglieva uomini alle lettere; oggi il che è più grave ne dà.
Da che mondo è mondo perché si fanno le guerre? Per assicurarsi la pace. È raro che si faccia una guerra per arrivare alla guerra.
Il segreto per andare d'accordo con le donne è avere torto.
Scrivere è trasformare in soldi i propri momenti peggiori.
In generale, gli scrittori sono convinti segretamente di essere letti da Dio.
Alcuni scrittori prendono gusto al bere, altri al pubblico.
Per uno scrittore creativo, possedere la verità è meno importante di una sincerità emozionale.
L'autore ragionevole non scrive per nessun'altra posterità che per la propria, cioè per la propria vecchiaia, per potere anche allora provar diletto di sé.
Gli scrittori non dovrebbero sforzarsi di imitare il modo di guardare le cose di qualcun altro. Non funzionerebbe.
C'è chi crede d'esser un grande scrittore perché tutti lo leggono; e c'è chi crede d'esser un grande scrittore perché non lo legge nessuno.
Lo scrittore moderno è colui che accetta la sfida della realtà che lo circonda, e rinuncia alla dolce finzione dell'idillio campestre.
Quelli che scrivono con chiarezza hanno dei lettori, quelli che scrivono in modo ambiguo hanno dei commentatori.