Il cinema racchiude in sé molte altre arti; così come ha caratteristiche proprie della letteratura, ugualmente ha connotati propri del teatro, un aspetto filosofico e attributi improntati alla pittura, alla scultura, alla musica.
L'uomo è un genio quando sogna.
I sogni sono desideri che l'uomo tiene nascosti anche a se stesso.
Per creare qualcosa, bisogna basarsi sui ricordi.
Il teatro è condannato a morire da sé e deve consegnare il suo retaggio al cinematografo. Il cinematografo, tramutati in un ramo industriale l'ingenuo realismo e l'artisticità di Cechov e Gorki, spiana la strada al teatro dell'avvenire, alla libera arte dell'attore.
Se un remake non è buono, nessuno vorrà vederlo. E, ribadisco, non fa mai del male al film originale.
La cinematografia è l'arma più forte.
Il cinema, a furia di rendere tutto patetico e sentimentale, rende cinici. Non dà all'uomo che atteggiamenti.
Dico sempre ai miei figli che, davanti al grande schermo, bisogna ricordare che, in fondo, non vediamo altro che finzione. I personaggi che interpretiamo, e che lo spettatore vede, non sono reali: sono nelle nostre menti ed è questa la magia di quella fantastica arte che è il cinema.
Il cinema è il modo più diretto per entrare in competizione con Dio.
Per noi attori il cinema è un compromesso, lo accettiamo per diventare più popolari e far venire la gente a teatro, che è il nostro vero habitat.
La cinematografia è un tipo di scrittura che va coltivata con una certa irruenza: un film commerciale non è un peccato, importante è vivere certi momenti, accorgersi di tutto.
Il cinema è come una vecchia puttana, come il circo e il varietà, e sa come dare molte forme di piacere.
Quando entri in un meccanismo come quello del cinema, è estremamente difficile uscirne. Il teatro rimane uno dei cardini principali nel cinema, la mia esperienza teatrale rimane un fatto fondamentale. È stata la base.
Il teatro mi ha rovinato perché lì non c'è nessuno che dirige.
Il teatro è un tempio, un tempio dove non entra mai il sole. Si lavora sempre con poca luce, nel silenzio più assoluto; il testo va rispettato nelle sue virgole, va approfondito, perché tutto è nella parola.
Nel teatro si vive sul serio quello che gli altri recitano male nella vita.
Non voglio che il mio teatro sia "civile" per differenziarlo da quest'altro teatro di "morti": io faccio teatro e basta.
Per non lasciar sguarnito il "mio" teatro, costrinsi Paolo Grassi a portare "I Giganti" a Catania. E lui, facendosi precedere dai tir della scenografia, obbedì.
Continuo a considerarmi un attore di teatro.
Non comprare mai il libretto di un'opera teatrale. Nel momento in cui vuoi leggerlo, solitamente spengono le luci.
Si recita al cinema e in televisione per avere i soldi per fare teatro.
Viva il teatro, dove tutto è finto e niente è falso.
1. Se il tempo è estremamente brutto, ci sarà poca gente in sala.2. Se il tempo è estremamente bello, ci sarà poca gente in sala.3. Se tutti i riflettori si sono rotti, ci sarà un pienone.
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