Immaginare Dio senza le prigioni. Quale solitudine!— Albert Camus
Immaginare Dio senza le prigioni. Quale solitudine!
Ciò che l'uomo sopporta più difficilmente è di essere giudicato. Di qui l'attaccamento alla madre o all'amante accecata, di qui anche l'amore per le bestie.
Non essere più ascoltati: questa è la cosa terribile quando si diventa vecchi.
Quando non si ha carattere bisogna pur darsi un metodo.
Per riuscire a capire il mondo, a volte bisogna distrarsi.
Il futuro è la sola trascendenza degli uomini senza Dio.
Non c'è mai abbastanza tempo, a meno che tu non sia in galera.
Due sono i mondi in cui gli uomini si ritrovano messi a nudo, tutte le facciate spariscono, in modo che è possibile vedere il loro nocciolo duro. Il primo è il campo di battaglia; l'altro è la prigione.
C'è la speranza che un giorno ci sia un mondo migliore, senza più prigioni.
Vivere in una piccola città non è sempre idilliaco: ci si sente in trappola e si è maggiormente consapevoli delle ipocrisie della società.
Eccoli gli uomini. Vanno avanti e indietro per la strada: ognuno è un mascalzone e un delinquente per natura, un idiota. Ma se sapessero che io sono un omicida e ora cercassi di evitare la prigione, si infiammerebbero tutti di nobile sdegno.
Purtroppo, quando si finisce in prigione, si scopre che ci sono canaglie anche lì, come dappertutto.
Rassegnarmi a tutto l'orrore d'una lunga prigionia, rassegnarmi al patibolo, era nella mia forza. Ma rassegnarmi all'immenso dolore che ne avrebbero provato padre, madre, fratelli e sorelle, ah! questo era quello a cui la mia forza non bastava.
Sotto un governo che imprigiona le persone ingiustamente, l'unico posto per un uomo giusto è la prigione.
Le nostre certezze possono diventare un muro, un carcere che imprigiona lo Spirito Santo.
Chi apre la porta di una scuola, chiude una prigione.