L'immaginazione è più importante della conoscenza.
Se una scrivania ingombra è segno di una mente disordinata, di cosa sarà segno allora una scrivania vuota?
Una volta che l'idea teorica è acquisita, è bene seguirla finché conduce a una conclusione insostenibile.
La mente che riesce ad allargarsi non torna mai alla dimensione precedente.
Un tavolo, una sedia, un cesto di frutta e un violino; di cos'altro necessita un uomo per essere felice?
Tutte le grandi conquiste scientifiche nascono dalla conoscenza intuitiva, vale a dire da assiomi a partire dai quali si fanno delle deduzioni [...]. L'intuizione è la condizione necessaria per la scoperta di questi assiomi.
Il rimpianto è il vano pascolo di uno spirito disoccupato. Bisogna soprattutto evitare il rimpianto occupando sempre lo spirito con nuove sensazioni e con nuove immaginazioni.
Noi siamo portati, tutti noi, a chiamar fede ciò che forse non è altro se non immaginazione carnale e carnale raziocinio.
Se tutti quanti ci ritroviamo con l'immaginazione atrofizzata, nessuno costituirà mai una minaccia per il mondo.
Giornalista: uno scrittore, la cui immaginazione creatrice è limitata dalla realtà.
Le soluzioni immaginarie sono il vivere e il cessare di vivere. L'esistenza è altrove.
La logica vi porterà da A a B. L'immaginazione vi porterà dappertutto.
Il malato più incurabile è quello immaginario.
L'immaginazione è la prima fonte della felicità umana.
L'immaginazione è la qualità più tipicamente umana, quella che consente di creare, inventare, capire. È la qualità che consente all'uomo di trovare un margine di libertà, di sfuggire, in parte, alla sua condizione di marionetta mossa dai fili genetici e ambientali [...].
L'uomo senza immaginazione non ha ali.