Giornalista: uno scrittore, la cui immaginazione creatrice è limitata dalla realtà.— Gabriel Laub
Giornalista: uno scrittore, la cui immaginazione creatrice è limitata dalla realtà.
La verità non deve essere bella, la bellezza non deve essere vera.
E' ottimista. Crede che dipenda da lui quando vuole suicidarsi.
Il computer è così veloce perché non pensa.
Il santo: un uomo che ha fatto carriera dopo la morte.
Uomini onesti si lasciano corrompere in un solo caso: ogniqualvolta si presenti l'occasione.
La cronaca è letteratura sotto pressione.
Nel giornale si trova tutto. Basta leggerlo con sufficiente odio.
Se il giornalista è cieco vede solo le ombre. Se il giornalista non è cieco vedrà anche le luci.
Vengo dalla scuola di giornalismo di Giovanni Minoli in cui essere bravi e preparati è il punto di partenza.
I giornalisti scrivono perché non hanno niente da dire, e hanno qualcosa da dire perché scrivono.
Tu dici che Hailè Selassiè era un dittatore... allora io ti chiedo: è vero che gli italiani mangiano solo pizza e sono tutti mafiosi? Perché è questo ciò che scrivono i giornali. Non credere a tutto quello che i giornali scrivono.
L'umanità, una volta appresa l'arte del giornalismo non sopporta più che le si infliggano libri.
Improntare il giornale a ottimismo, fiducia e sicurezza nell'avvenire. Eliminare le notizie allarmistiche, pessimistiche e deprimenti.
Il giornalista è uno storico del presente, ma non sempre i buoni libri di storia si scrivono in un giorno, spesse volte in un'ora, spesse volte in un minuto.
Non invento i miei libri: saccheggio storie dai giornali o ascolto con orecchio attento le vicende degli amici. Da questi spunti poi i miei personaggi emergono da soli, con naturalezza.