La debolezza dell'aforisma: considerare i lettori come adulti.— Gabriel Laub
La debolezza dell'aforisma: considerare i lettori come adulti.
La follia senza metodo è vietata!
Il futuro della letteratura è nell'aforisma. Non può essere raccontato in un film.
La morale assoluta: tutto è vietato.
Il santo: un uomo che ha fatto carriera dopo la morte.
E' una calunnia che i giornali non stimolino i propri lettori al pensiero. Di certo li portano ai cruciverba.
La debolezza degli arti dei bambini piccoli è innocente, non le loro anime.
Pesa la percezione del cattolicesimo come «religione debole» moralmente, viziata da un perdonismo e da un'inclinazione all'indulgenza che ne hanno sempre costituito la forza; e che invece ora le vengono rimproverate come difetti intollerabili.
I deboli male sopportano la contraddizione, anche se mostrino di non risentirsene.
Confessare una debolezza è un gesto di superiorità che prima o poi metterà in condizione d'inferiorità.
La vertigine potremmo anche chiamarla ebbrezza della debolezza. Ci si rende conto della propria debolezza e invece di resisterle, ci si vuole abbandonare a essa.
Non ci può essere vulnerabilità senza rischio; non ci può essere comunità senza vulnerabilità; non ci può essere pace, e infine neanche la vita senza la comunità.
La fragilità del cristallo non è una debolezza, ma una raffinatezza.
Sono i deboli e i confusi che venerano le finte semplicità della franchezza brutale.
Il dolore sopportato in silenzio rende forti nello spirito, ma anche fragili, disinteressati alla vita e privi di ogni difesa.
In guerra non è possibile più avere rapporti d'amore, legami, relazioni, tutto può divenire elemento di debolezza.