L'importante è non smettere di fare domande.— Albert Einstein
L'importante è non smettere di fare domande.
La nostra priorità sugli animali consiste, prima di tutto, nel nostro vivere in società.
L'uomo che considera la propria vita e quella dei suoi simili senza senso non è soltanto sfortunato ma è quasi squalificato per vivere.
Non cerco di immaginare un Dio; mi basta guardare con stupore e ammirazione la struttura del mondo, per quanto essa si lascia cogliere dai nostri sensi inadeguati.
Anche se le leggi della matematica si riferiscono alla realtà, non possiedono una veridicità assoluta, e se l'avessero, allora non si riferirebbero alla realtà.
La nostra morte non è una fine se possiamo vivere nei nostri figli e nella giovane generazione. Perché essi sono noi: i nostri corpi non sono che le foglie appassite sull'albero della vita.
Se una domanda può porsi, può pure aver risposta.
Le risposte sono sempre limitate, provvisorie, insoddisfacenti. Le domande invece sono il vero motore dell'attività mentale: un uomo che non si pone domande, o che si contenta delle risposte, non va molto lontano.
Perché le grandi domande sono sempre migliori delle risposte?
Dove non ci sono domande è inutile mettere risposte, ma è inutile anche farsi domande quando non si ha più nessuna speranza di pervenire a vere risposte.
Quello che sorprende non è che si occupino di tutto, ma che ne abbiano il tempo. Se passano il tempo a rispondere alle domande, dove trovano il tempo per porsele?
È proprio attraverso le domande che si può arrivare a costruire una società in grado di dare risposte.
Non tutte le domande sono sensate, e non tutte le domande sensate ammettono risposta: questo insegna la logica contemporanea.
Se hai trovato una risposta a tutte le tue domande, vuol dire che le domande che ti sei posto non erano giuste.
Non è mai la domanda che non merita la risposta.