L'aforisma di Alberto Savinio esplora la contraddittoria natura dell'esperienza umana, sottolineando come le opportunità mancate possano diventare una fonte di felicità nel corso del tempo. Contrappone questa idea alla banalità della soddisfazione dei desideri che sembra privarci di un motivo per vivere oltre il momento presente. Suggerisce così che la vera ricchezza emotiva può emergere dalla capacità dell'individuo di trovare valore nelle circostanze non perfette, aprendo una riflessione su come l'appagamento immediato possa essere inadeguato e potenzialmente insoddisfacente a lungo termine. Queste considerazioni invitano il lettore ad esplorare nuove prospettive sulle aspettative, la gratificazione differita ed eventualmente l'autoappagamento come fonti di significatività e soddisfazione nella vita.