Dopo il silenzio ciò che si avvicina di più nell'esprimere ciò che non si può esprimere è la musica.— Aldous Huxley
Dopo il silenzio ciò che si avvicina di più nell'esprimere ciò che non si può esprimere è la musica.
L'esperienza non è ciò che accade a un uomo, ma ciò che un uomo fa utilizzando ciò che gli accade.
Un uomo può avere forti princìpi umanitari e democratici, ma se è stato allevato al culto del bagno, del cambio di camicia e dell'aria fresca, dovrà vincere alcune ripugnanze fisiche prima di arrivare a mettere in pratica quei princìpi.
Il silenzio è pieno di saggezza e arguzia potenziale come il marmo grezzo di una grande scultura.
Non si può avere una civiltà durevole senza una buona quantità di amabili vizi.
L'immagine che viene alla mente leggendo i filosofi dell'Occidente è quella di un mosaico bizantino, rigido, simmetrico, composta da milioni di tessere e saldamente cementato alle pareti di una basilica senza finestre.
Sento che la musica deve toccare le emozioni prima, e l'intelletto poi.
La musica è la vera storia vivente dell'umanità, di cui altrimenti possediamo solo parti morte. Non c'è bisogno di attingervi, poiché esiste già da sempre in noi, e basta semplicemente ascoltare, perché altrimenti si studia invano.
Niente si può mettere bene in musica che non sia privo di senso.
Perditi nella musica nel momento in cui ti appartiene.
La musica mi ha dato il dono dell'ubiquità: la musica che ho scritto è a Londra e io sono qui.
Penso che una vita per la musica sia una vita spesa bene ed è a questo che mi sono dedicato.
Io vedo la musica come fluida architettura.
Ama la musica. Essa, come la religione di Gesù, affratella i felici e gl'infelici, i grandi e i piccoli, i belli o i brutti.
Non vorrei essere un sottofondo, vorrei che la mia musica fosse l'unica cosa importante, almeno nel tempo in cui la si ascolta.
Non ho mai scritto una canzone politica. Le canzoni non possono cambiare il mondo, ormai ho smesso di pensarlo.