Scrivere è una forma sofisticata di silenzio.
La vecchia e cara Europa di Thomas Mann e degli antichi parapetti di Dresda non conta più nulla.
Capisci come combattono e magari capirai chi sono.
Fanno delle cose, le donne, alle volte, che c'è da rimanerci secchi. Potresti passare una vita a provarci: ma non saresti capace di avere quella leggerezza che hanno loro, alle volte. Sono leggere dentro. Dentro.
Temo che il senso della vita sia estorcere la felicità a se stessi, tutto il resto è una forma di lusso dell'animo, o di miseria, dipende dai casi.
La guerra è un ossessione dei vecchi, che mandano i giovani a combatterla.
La politica non è una cattiva professione. Se hai successo hai molte gratificazioni, se cadi in disgrazia puoi sempre scrivere un libro.
Una donna deve avere soldi e una stanza suoi propri se vuole scrivere romanzi.
Scrivere rientra nelle prestazioni del trapezista da triplo salto mortale senza rete.
Scrivere è un'occupazione solitaria. Avere qualcuno che crede in te fa una grande differenza.
Uno scrive perché vede, l'altro perché sente dire.
Scrivo, quindi sono.
Bisognerebbe scrivere ogni volta come si scrivesse per la prima e per l'ultima volta. Dire quanto sarebbe giusto per un congedo e dirlo così bene come per un debutto.
Chi ha da dire qualcosa di nuovo e di importante ci tiene a farsi capire. Farà perciò tutto il possibile per scrivere in modo semplice e comprensibile. Niente è più facile dello scrivere difficile.
Se gli scrittori dovessero attendere fino a che la loro preziosa psiche sia completamente serena non verrebbe scritto poi molto.
Era molto divertente, all'inizio. Smise di esserlo quando scoprii la differenza fra scrivere bene e scrivere male. E poi feci una scoperta ancora più allarmante: la differenza fra un ottimo stile e la vera arte; sottile ma feroce.