Imitare è più faticoso che creare.
Il filosofo è l'artista del pensiero.
L'esperienza è quella cosa che una volta acquisita a caro prezzo, non serve più.
Per l'incalzante progresso tecnologico l'uomo ha perduto la rigenerante capacità di stupirsi.
La voce della coscienza è come uno di quei congegni d'allarme che scattano per ogni nonnulla e nessuno gli dà più retta.
L'inizio dell'amore spesso è simultaneo. Non così la fine. Da ciò nascono le tragedie.
L'uomo, qualche volta, è come le scimmie: ha il gusto dell'imitazione.
Il peggiore stile nasce quando si imita qualcosa e allo stesso tempo si tiene a far sapere che ci si sente superiori a ciò che si è imitato.
Una cattiva imitazione è buffa solo quando è intesa come adulazione e quando non riesce molto bene.
L'imitazione è l'insulto più sincero.
Imitare le qualità e le caratteristiche altrui è molto più vergognoso del portare abiti altrui: perché è il giudizio della propria nullità espresso da se stessi.
L'imitazione è la più sincera delle adulazioni.
Se l'imitazione è una parodia voluta, è tanto più buffa quanto più è esatta.
Il cattivo guadagna di considerazione con l'imitazione, il buono ci rimette specialmente nell'arte.
Imitazione: un omaggio che il vizio paga alla virtù.