Una delle più diffuse ingenuità consiste nel ritenere che a furia di scrivere si possa diventare scrittori.

— Alessandro Morandotti
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Scrittori

Altre frasi di Alessandro Morandotti

Se uno sciocco si dichiara tale, gli si crede sulla parola. Se un genio proclama di esserlo, si pretende che lo dimostri.
— Alessandro Morandotti
Una delle più diffuse ingenuità consiste nel ritenere che a furia di scrivere si possa diventare scrittori.
— Alessandro Morandotti
Per la salute dei popoli il morbo più temibile è l'ambizione dei governanti.
— Alessandro Morandotti
Scegliere il momento della propria fine è la suprema manifestazione della libertà.
— Alessandro Morandotti
La differenza tra uno stolto e uno intelligente è questa: lo stolto ripete sempre lo stesso errore, mentre l'intelligente commette ogni volta un errore diverso.
— Alessandro Morandotti
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Altre citazioni sugli stessi argomenti

Una delle più diffuse ingenuità consiste nel ritenere che a furia di scrivere si possa diventare scrittori.
— Alessandro Morandotti
Tutti gli scrittori scrivono della loro infanzia! Se io scrivessi della mia non ti vorresti sedere nella stessa stanza con me.
— Dorothy Parker
Talora uno scrittore, per dire troppo, diventa più comico dei suoi personaggi.
— Umberto Eco
Lo scrittore che accetta, in tutto o in parte, di seguire la disciplina di un partito politico è posto prima o dopo davanti all'alternativa: sottomettersi o tacere.
— George Orwell
Agli scrittori piace soltanto la puzza dei propri stronzi.
— Charles Bukowski
Felicità dello scrittore è il pensiero che può divenire totalmente sentimento, il sentimento che può divenire pensiero.
— Thomas Mann
Pochi autori di questo secolo insegnano come Musil che l'unica dimensione dello scrittore è quella della verità.
— Claudio Magris
Lo scrittore deve insegnare a se stesso che la cosa più vile è aver paura.
— William Faulkner
Uno scrittore ha sempre una vita di scorta quando ha deciso di barare con la sua.
— Aldo Busi
Ogni sguardo dello scrittore diventa visione, e viceversa: ogni visione diventa uno sguardo.
— Gesualdo Bufalino