Massima consolazione per un malato è un malato analogo.— Alessandro Morandotti
Massima consolazione per un malato è un malato analogo.
Il filosofo è l'artista del pensiero.
Ottimista è chi ritiene che le cose non possano andare peggio di come vanno.
Si usano deplorare le morti premature, ma nessuno depreca quelle tardive, ben più incresciose di tutte.
Siccome i più pensano che la politica sia una faccenda sporca credono di risolvere il problema lavandosene le mani.
L'intenditore è uno che è riuscito a dare a intendere di intendersene.
A colui che soffre, le consolazioni di un consolatore felice non hanno un gran valore, e il suo dolore non è per noi ciò che è per lui.
Consolazione: avere da sopportare più di tutti gli altri spesso dà un senso di privilegio e di potenza.
Non c'è cosa tanto avversa in cui un animo giusto non sappia trovare qualche consolazione.
Consolarsi con la persona sbagliata, asciugarsi con un asciugamano che non asciuga.
Mettere la consolazione al posto del dolore è opera più grande della creazione che ha messo l'essere al posto del nulla.
Non c'è parola, in nessun linguaggio umano, capace di consolare le cavie che non sanno il perché della loro morte.
Nelle estreme sventure tutte le altre età ammettono la consolazione o filosofica, o qualunque. Solamente la giovinezza non ammette e non vede altra consolazione che della morte.
C'è della gente che si consolerebbe persino della fine del mondo, purché essi l'avessero preannunziata.