Non serve religione a chi senta la sacralità del profano.— Alessandro Morandotti
Non serve religione a chi senta la sacralità del profano.
Accarezzare un'idea può essere compromettente al punto di doverla sposare.
Ciò che distingue il genere umano dal regno animale è che in quest'ultimo è sconosciuta la malvagità fine a sé stessa.
Io sono io. Ma se fossi un altro vorrei essere come me.
La grandezza dà celebrità ma la celebrità non è garante di grandezza.
Il dubbio è il lievito della conoscenza.
In breve, chiunque accetterà di consultare il buon senso sulle credenze religiose, si accorgerà facilmente che tali credenze non hanno alcun solido fondamento; che ogni religione è un castello in aria.
La mamma ti diede una religione col battesimo dell'acqua: rendila tutta tua col battesimo delle lagrime.
Tutte le religioni conducono allo stesso Dio, e meritano il medesimo rispetto.
Gli uomini sono in attesa; essi giudicano la verità della religione secondo la fecondità di questa nella vita sociale.
Tante volte la religione è un fatto pubblico e l'impegno della Chiesa cattolica nella vita sociale è essenziale anche da un punto di vista della società civile.
La (ricerca della) felicità è davvero la religione dell'individuo moderno, illusoria come tutte le religioni. È una religione senza sacerdoti, che funziona industrialmente.
Le religioni non muoiono: cessano di essere vive; e proseguono come tradizioni.
Io non credo perché non sono credente. Credo che ci sia qualcosa da qualche parte, ma credo unicamente nel fatto che io credo che ci sia qualcosa da qualche parte.
La religione è il fatto di essere presi da un interesse ultimo.
Vi scongiuro, fratelli, rimanete fedeli alla terra e non credete a quelli che vi parlano di sovraterrene speranze! Lo sappiano o no: costoro esercitano il veneficio. Dispregiatori della vita essi sono, moribondi e avvelenati essi stessi, hanno stancato la terra: possano scomparire!