È sempre difficile consolare un dolore che non si conosce.
Bisogna fare soltanto elemosine anonime. Hanno il grande vantaggio di sopprimere l'ingratitudine.
Preferisco i mascalzoni agli imbecilli, perché a volte si concedono una pausa.
Una persona che dubita di sé è come un uomo che vuole arruolarsi tra le fila del nemico e alzare le armi contro se stesso. Egli rende il proprio fallimento certo dato che è la prima persona ad esserne convinta.
Donne oneste ce ne sono più di quelle che si crede, ma meno di quelle che si dice.
In Marguerite vi erano ancora la fierezza e l'indipendenza, due sentimenti che, feriti, sono in grado di fare quello che fa il pudore.
Se il lamentarsi non risuscita nessuno, se il soffrire non muta una sorte immobile e fissa per l'eternità e la morte non ha mai mollato quel che si è preso, cessi un dolore in pura perdita.
Il dolore è la tranquillità ricordata con sentimento.
Il dolore non è altro che la sorpresa di non conoscerci.
In una scala da 1 a 10, come valuti il tuo dolore?
Il dolore non è affatto un privilegio, un segno di nobiltà, un ricordo di Dio. Il dolore è una cosa bestiale e feroce, banale e gratuita, naturale come l'aria.
Lieve è il dolore che permette di prendere una decisione.
Un modo molto importante per farci amico il dolore è farlo uscire dall'isolamento e condividerlo con qualcuno che può accoglierlo.
Non sapevo che il dolore ripiega in labirinti strani, dove non avevo ancora finito di addentrarmi.
Dovunque c'è il dolore qui santa è la terra.
Il dolore, in natura, è il più potente degli afrodisiaci.