Non credo che nessuno di noi possa parlare del dolore finché non ne è fuori.
Le avversità possono essere superate solo immaginando come sarebbe il mondo se i nostri sogni finalmente si avverassero.
Le avversità assomigliano a un forte vento, che non soltanto ci tiene lontani dai luoghi in cui altrimenti saremmo potuti andare, ma ci strappa anche di dosso tutto il superfluo cosicché in séguito ci vediamo come realmente siamo, e non come ci piacerebbe essere.
Conduciamo la nostra esistenza come acqua che scende lungo la collina, andando più o meno in un'unica direzione finché non urtiamo contro qualcosa che ci costringe a trovare un nuovo corso.
Per questo i sogni possono essere tanto pericolosi: covano sotto la cenere come un fuoco e a volte ci consumano completamente.
Una mente turbata dal dubbio non può focalizzarsi sulla via che porta alla vittoria. Due uomini sono pari, veramente pari, solo quando entrambi hanno un'eguale fiducia in se stessi.
L'accettazione è il primo passo per superare una delusione. Il dolore nasce sempre dal desiderio che le cose siano diverse da come sono.
Sono convinto che davanti alla donna alla quale l'educazione non ha insegnato il bene, Dio apre quasi sempre due sentieri che ve la guideranno: il dolore e l'amore.
Tutto finisce! Anche il dolore: e la pianticella che dedicasti alla requie di un caro un giorno schiuderà il fiore che offrirai a un carissimo vivente. Tutto finisce!
Dolore è più dolor, se tace.
Se consideriamo sbagliato infliggere una certa quantità di dolore a un bambino senza buone ragioni, dobbiamo, a meno che non siamo specisti, considerare altrettanto sbagliato infliggere la stessa quantità di dolore a un cavallo senza buone ragioni.
Mi spaventa la quantità di dolore che si può dare a chi si lega a te. Il senso di potenza quando ti accorgi che puoi distruggere la persona che ti ama.
Se del dolore in se stesso non si è avuta già perfetta conoscenza in principio, come si potrà essa avere successivamente?
Il tormento, per alcuni, è una necessità, un bisogno, un appetito, un compiacimento.
Solo chi non conosce il dolore, può ridere di chi soffre.
Siamo giunti a tanto meschine insulsaggini che ci tormenta non solo il dolore, ma il pensiero del dolore, come accade solitamente ai bambini, i quali sono spaventati dall'ombra.