La paura è il dolore provocato dalla rappresentazione di un male imminente.— Aristotele
La paura è il dolore provocato dalla rappresentazione di un male imminente.
L'uomo è per natura un animale politico. Perciò gli uomini desiderano vivere insieme agli altri, anche quando non hanno bisogno di aiuto reciproco.
Coloro che instaurano troppo rapidamente i vincoli di amicizia vogliono essere amici, ma in realtà non lo sono. Il desiderio di amicizia sorge rapidamente ma la vera amicizia no.
Lo scopo del lavoro è quello di guadagnarsi il tempo libero.
L'amore è cercare ciò di cui siamo privi.
L'amicizia è un'anima sola, che vive in più corpi.
Io amo e vivo in silenzio ma dietro ogni sorriso nascondo una lacrima di dolore.
Abbandona l'ira, trascura l'orgoglio, passa oltre ogni vincolo: nessun dolore tocca l'uomo distaccato da nome e forma, e che non possiede nulla.
Se penso a quanto tempo ho buttato a stare male... Il dolore non serve a niente. Ti toglie la vita e basta. Il dolore ti ammazza.
Credo che uccidere qualsiasi creatura vivente sia un po' come uccidere noi stessi e non vedo differenze tra il dolore di un animale e quello di un essere umano.
Buttarsi intorno il dolore come un mantello.
Ogni limitazione della conoscenza, della ricerca scientifica in nome di pregiudizi ideologici è un contributo al perpetuarsi di dolore e sofferenze.
Ogni dolore che non distacca è dolore perduto.
Il dolore però non è passato. Era sempre lì, e mi tirava dentro, pretendeva di essere sentito.
Ognuno dovrebbe rivendicare il diritto di esibire il proprio dolore.
Anche se ti fa paura, non ignorare l'abisso del tuo dolore.