Non so se ridere o piangere. Nell'incertezza, rido.
Non sono grasso. Sono spesso.
Quando ero piccolo mio padre ospitava spesso a casa persone importanti. E una di loro, se ben ricordo, pagò pure un bel riscatto.
Il popolo freme, sussurra, si accalca, brontola, strepita, acclama, fischia, deride, dileggia, minaccia, ondeggia, schiamazza, si indigna, avanza. E poi torna a casa per cena.
Affronta ogni giorno come fosse l'ultimo, ma vivilo come fosse il primo.
Dio c'è. Ma temo sia incazzato.
Il motivo per il quale a tutti noi piace pensar tanto bene degli altri è che abbiamo paura per noi stessi. La base dell'ottimismo è il puro e semplice terrore.
Il diavolo è un ottimista se pensa di poter peggiorare gli uomini.
Pessimismo dell'intelligenza, ottimismo della volontà.
"Che cos'è l'ottimismo" diceva Cacambo ? "Ahime!" disse Candido "è la smania di sostenere che si tutto va bene quando si sta male".
L'ottimismo è la frenesia di sostenere che tutto va bene quando tutto va male.
È sempre un errore contemplare il bene ed ignorare il male, perché rende le persone negligenti e le porta a compiere disastri. Esiste un pericoloso ottimismo dell'ignoranza e dell'indifferenza.
Probabilmente mi affascina di più chi affronta con ottimismo i mille problemi quotidiani della vita di chi attraversa il deserto in monopattino.
Odio le cose che nel mondo non vanno, non mi do mai per vinta e sono un'ottimista instancabile.
L'ottimista ha in comune con il pessimista la predisposizione a guardare verso il futuro, a chiedersi: saranno migliori o peggiori gli anni a venire?
Di tutti i sinistri presagi, il più grave, il più infallibile è l'ottimismo.
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