Il sole dei vivi non scalda più i morti.— Alphonse de Lamartine
Il sole dei vivi non scalda più i morti.
Ammiriamo il mondo attraverso le cose che amiamo.
Il rapido oblio, secondo sudario dei morti.
Ma perché lasciarmi sedurre da visioni lontane? Che il vento gema e mormori il flutto; indietro, indietro, o miei tristi pensieri! Io voglio sognare e non piangere!
Limitato nella sua natura, infinito nei suoi desideri, l'uomo è un dio caduto che ricorda il cielo.
Quello che vorrei dipingere è la luce del sole sulla parete di una casa.
Fai fieno finché splende il sole.
Accarezzami, amore, ma come il sole che tocca la dolce fronte della luna.
La virtù produce la felicità come il sole produce la luce.
Il sole può tramontare e poi risorgere. Noi, invece, una volta che il nostro breve giorno si spegne, abbiamo davanti il sonno di una notte senza fine.
La stupidità ha fatto progressi enormi. È un sole che non si può più guardare fissamente. Grazie ai mezzi di comunicazione, non è più nemmeno la stessa, si nutre di altri miti, si vende moltissimo, ha ridicolizzato il buon senso, spande il terrore intorno a sé.
La bilancia della giustizia improvvisa oscura alcuni nella luce del giorno; altri attende nell'ora che il sole incontra la tenebra, e li copre l'affanno; altri avvolge una notte senza fine.
E ovunque andrò, là troverò sempre il Sole, la Luna e Stelle; troverò sogni, e presagi, e converserò con gli dei!
Dentro un raggio di sole che entra dalla finestra, talvolta vediamo la vita nell'aria. E la chiamiamo polvere.
Giovinezza in lieti campi si pasce, né l'ardor del sole, né la pioggia, né il vento la conturba. Sempre gioconda fra i piacer sua vita la vergine conduce.