Non si viaggia per viaggiare, ma per aver viaggiato.
L'ornamento più bello di una donna è la modestia.
Il matrimonio, dopo l'amore, sarebbe il compimento d'un bel sogno, se troppo spesso non ne fosse la fine.
C'è sempre nell'amore molta illusione e molta curiosità.
L'incertezza è il peggiore dei mali, fino al momento in cui la realtà ce la fa rimpiangere.
Credo ad un saggio quando gli ho sentito dire tre volte "dubito" e due volte "non so".
Credo che in futuro, ovunque mi trovi al mondo, mi chiederò se a Ngong piove.
Qui devi correre più che puoi per restare nello stesso posto. Se vuoi andare da qualche parte devi correre almeno il doppio.
Viaggiare è una scuola di umiltà, fa toccare con mano i limiti della propria comprensione, la precarietà degli schemi e degli strumenti con cui una persona o una cultura presumono di capire o giudicano un'altra.
Per un cuoco viaggiare è importantissimo. A patto di farlo con gli occhi e le orecchie aperti. La contaminazione funziona se è fatta in modo saggio, non selvaggio. Senza dimenticare chi sei e da dove vieni.
I viaggi finiscono laddove s'incontrano gli amanti.
Quelli che sono sempre di ritorno da tutto sono quelli che non sono mai andati da nessuna parte.
Per mettersi in viaggio c'è bisogno della nostalgia di qualcosa.
Gli esseri umani, ovunque si trovino, quando vedono in lontananza, avvolto nella foschia, il porto verso cui sono diretti, capiscono cosa significhi essere uno straniero.
Smarrirsi è l'unico posto dove vale la pena di andare.
In ogni viaggio trovati una storia da imparare, poi quando torni la racconterai. Ogni tanto buttati a caso in un bar, siediti ad un tavolo in penombra ed ascolta che cosa dicon le persone.