Chi ha bisogno di più di una valigia è un turista, non un viaggiatore.
La prima condizione per comprendere un Paese straniero, è annusarlo.
L'uomo che viaggia solo può partire oggi; ma chi viaggia in compagnia deve aspettare che l'altro sia pronto.
Senza uscire dalla porta conoscere il mondo. Senza spiare dalla finestra vedere la via del cielo. Più lontano si va, meno si sa. Perciò il saggio non viaggia, eppure sa; non guarda, eppure comprende; non fa, eppure compie.
Il processo creativo in se stesso è già un'attività estremamente piacevole: per me è divenuta come una droga della quale non posso farne a meno. Generalmente lavoro per un anno, poi mi concedo sei mesi di relax e di viaggi. Trascorsa questa pausa, comincio ad attendere con ansia l'ispirazione.
Se non sai dove stai andando, finirai probabilmente da qualche altra parte.
L'immaginazione serve per viaggiare e costa meno.
Perché ti meravigli tanto se viaggiando ti sei annoiato? Portandoti dietro te stesso hai finito col viaggiare proprio con quell'individuo dal quale volevi fuggire.
Il viaggio comincia laddove il ritmo del cuore s'espone al vento della paura.
Obliato nel suo paese, sconosciuto altrove. Tale è il destino del viaggiatore.
Un seminario sui viaggi nel tempo si terrà due settimane fa.