Chi ha bisogno di più di una valigia è un turista, non un viaggiatore.— Ira Levin
Chi ha bisogno di più di una valigia è un turista, non un viaggiatore.
Per un cuoco viaggiare è importantissimo. A patto di farlo con gli occhi e le orecchie aperti. La contaminazione funziona se è fatta in modo saggio, non selvaggio. Senza dimenticare chi sei e da dove vieni.
Incontrami per la città, mentre vago per la città, in cerca di qualcosa che non so, incontrami e sorridimi, poi va per la tua strada.
Quella notte, a letto, mi chiedevo se mi sarei addormentato oppure esploso, invece mi arrivò un'idea. Se non si riesce a far funzionare la propria vita si può per lo meno andare via. Si può cambiare il modo di vivere, disfarsi della routine, vivere rischi veri. Era una questione di dignità.
Niente come tornare in un luogo rimasto immutato ci fa scoprire quanto siamo cambiati.
Mi sono divertita un sacco, girando il mondo, conoscendo gente straordinaria e facendo sesso selvaggio.
Viaggiare non è altro che una seccatura: di problemi ce ne sono sempre più che a sufficienza dove sei.
Senza uscire dalla porta conoscere il mondo. Senza spiare dalla finestra vedere la via del cielo. Più lontano si va, meno si sa. Perciò il saggio non viaggia, eppure sa; non guarda, eppure comprende; non fa, eppure compie.
A quelli che sono rimasti a casa potrete sempre mentire, tanto non amano la verità, non vogliono conoscerla, preferiscono credere che, prima o poi, anch'essi vi raggiungeranno.
Viaggia più veloce chi viaggia da solo.
Non si parte per andare da nessuna parte senza aver prima di tutto sognato un posto. E vice versa, senza viaggiare prima o poi finiscono tutti i sogni, o si resta bloccati sempre nello stesso sogno.