Il bene dell'uomo coincide con la sua strutturale apertura al futuro.— Angelo Bagnasco
Il bene dell'uomo coincide con la sua strutturale apertura al futuro.
La modernità ha individuato infatti nel tema della coscienza una delle sue frontiere più emblematiche.
Il lavoro è parte speciale di quelle condizioni indispensabili che una società veramente umana deve garantire perché ognuno possa non solo sopravvivere e vivere ma ancora di più realizzare se stesso secondo il disegno di Dio.
Il vincolo religioso è stato realmente l'incunabolo da cui è scaturita la prima coscienza di una identità italiana.
Parlare di identità culturale non significa ripiegarsi o rinchiudersi, ma si tratta di non sfigurare il proprio volto: senza volto infatti non ci si incontra.
Ogni passato è stato, una volta, futuro.
Quanto disse bene el Filosofo: de futuris contingentibus non est determinata veritas! Aggirati quanto tu vuoi, che quanto piú ti aggiri, tanto piú truovi questo detto verissimo.
Il futuro appartiene alle persone che sprigionano le idee.
Dovete perdere il vostro sonno pensando al futuro. Non ne abbiate paura. È segno che state vivendo, che la vita sta entrando in voi.
Vale la pena soltanto di fissare lo sguardo più attentamente nel presente, il futuro sopraggiungerà all'improvviso da solo. È sciocco chi pensa al futuro prima che al presente.
Non sono le preoccupazioni di oggi, ma le preoccupazioni del domani che abbattono un uomo.
Il concetto di progresso è un meccanismo protettivo che ci difende dai terrori del futuro.
Chi ha compreso una volta che cosa sia veramente il bello si è guastato per il futuro tutte le gioie che l'arte gli poteva dare.
Ammirare un quadro antico equivale a versare la nostra sensibilità in un'urna funeraria, invece di proiettarla lontano, in violenti getti di creazione e di azione.
Colui che chiede agli astrologi di predirgli il futuro rinuncia a una sua intima premonizione degli eventi a venire che è mille volte più precisa di qualsiasi cosa gli possano dire gli astrologi.