L'unica regola del viaggio è: non tornare come sei partito. Torna diverso.— Anne Carson
L'unica regola del viaggio è: non tornare come sei partito. Torna diverso.
Ad un certo momento della mia vita ho avuto una sensazione istintiva, di appartenere ad un territorio. A 17 anni ho fatto il mio primo viaggio da solo nel Mediterraneo. Sono andato in Grecia e mi sono sentito a casa mia più che in Italia.
I viaggi moltiplicano le vite degli uomini.
Forse farò un favore al lettore dicendogli come dovrà trascorrere una settimana a Perugia. La sua prima cura sarà di non aver fretta, di camminare dappertutto molto lentamente e senza meta e di osservare tutto quello che i suoi occhi incontreranno.
Quale mondo giaccia al di là di questo mare non so, ma ogni mare ha un'altra riva, e arriverò.
In alcune parti del mondo il tuo arrivo o partenza si ampliano in modo misterioso per le emozioni di tutti quelli che sono arrivati o partiti prima di te.
Le case saranno in grado di volare [entro l'anno 2000]. Verrà il momento in cui intere comunità potranno migrare a sud in inverno, o spostarsi verso nuovi territori ogni volta che sentono il bisogno di cambiare paesaggio.
Visitare un posto sconosciuto è come camminare segnando i punti positivi e quelli negativi di quei luoghi. Ogni volta che il cuore del viaggiatore viene scosso lui segna un punto. Quindi se i punti positivi sono più di quelli negativi, il viaggiatore ritorna ancora...
Solo la direzione è reale, la meta è sempre fittizia, anche la meta raggiunta... anzi soprattutto questa.
Posare i piedi sul medesimo suolo per tutta la vita può provocare un pericoloso equivoco, farci credere che quella terra ci appartenga.
Io non ho viaggiato per andare da qualche parte, ma per il gusto di viaggiare. La questione è muoversi.