Chi disprezza il prossimo si preoccupa già troppo del prossimo.
Gli uomini sposano non perché vogliono ammogliarsi; ma perché le donne vogliono maritarsi.
La sfortuna è l'incapacità dell'uomo a modificare la propria natura.
Chi tace è, rispetto a chi parla, nella stessa condizione di superiorità di chi è seduto e guarda passare chi cammina.
Il fascino dell'automobile è questo: si è eroici e seduti.
Ridi della così detta spontaneità. Non c'è erba più spontanea dell'ortica. Spontaneamente saremmo tutti cannibali.
Pur nella mia giovane età, ero già istintivamente consapevole che l'interesse che si suscita in una donna è direttamente proporzionale all'indifferenza con cui la si tratta, dunque mostravo indifferenza assoluta.
Salta in piedi, Sancho, è tardi, non vorrai dormire ancora, solo i cinici e i codardi non si svegliano all'aurora: per i primi è indifferenza e disprezzo dei valori e per gli altri è riluttanza nei confronti dei doveri!
L'uomo che non s'interessa a se stesso non è capace d'interessarsi a nulla, perché nulla può interessar l'uomo se non in relazione a se stesso, più o men vicina e palese, e di qualunque sorte ella sia.
La fretta è di per sé un atteggiamento velenoso da ventesimo secolo, che tradisce indifferenza e impazienza.
Meglio essere attaccato che passare inosservato. Perché la peggiore cosa che si possa fare a uno scrittore è non parlare delle sue opere.
L'indifferenza attiva a ciò che è importante è un dovere.
I vantaggi che abbiamo già realizzati, subito divengono ovvi, vengono dimenticati, se ne perde la coscienza ed infine non vengono più presi in considerazione, finché non ne restiamo privi.
Dormiamo in camere separate, ognuno cena per i fatti suoi, facciamo vacanze ognuno per conto suo: insomma facciamo di tutto per tenere unito il matrimonio.
Che m'importa del mondo che va a fondo - non voglio sapere nulla di quello che accade al di fuori della mia isola beata!
Così come si provocano o si esagerano i dolori dando loro importanza, nello stesso modo questi scompaiono quando se ne distoglie l'attenzione.
Ama il prossimo tuo come te stesso.
Se l'io è detestabile, amare il prossimo come se stessi diventa un'atroce ironia.
Chi va dal prossimo, perché cerca se stesso, e chi, perché vorrebbe perdersi. Il vostro cattivo amore di voi stessi vi trasforma la solitudine in un carcere.
Che se il me è odioso, amare il proprio prossimo come se stessi diviene un'atroce ironia.
Colui che è veramente colpito dalla mala sorte non si deve aspettare alcuna partecipazione da parte del suo prossimo. Le disgrazie vere fanno scappare la gente.
È vero che bisogna amare il prossimo, ma nell'esempio che Cristo dà per illustrare questo comandamento il prossimo è un essere nudo e sanguinante, svenuto sulla strada e di cui non si sa niente. Si tratta di un amore del tutto anonimo, e per ciò stesso universale.
Uno va dal prossimo perché cerca se stesso, un altro, perché vorrebbe perdere se stesso.
Il nostro prossimo è tutto ciò che vive.
Chi fa soffrire il prossimo fa male a sé stesso. Chi aiuta gli altri, aiuta sé stesso.
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