La guerra è il sistema più spiccio per trasmettere una cultura.
Essere buoni può non essere affatto bello [...] Essere buoni può essere orribile. [...] Che cos'è che Dio vuole? Dio vuole il bene o la scelta del bene? Un uomo che sceglie il male è forse in qualche modo migliore di un uomo cui è stato imposto il bene?
Ridi e il mondo riderà con te. Russa e dormirai da solo.
Fare il male è meglio che avere imposto il bene.
L'arte è pericolosa. È una delle sue attrattive: quando cessa di essere pericolosa, tu non la vuoi.
La guerra non è un gioco da salotto in cui tutti rispettano le regole. Quando ci sono in ballo la vita e la morte, le regole e gli obblighi vanno a farsi benedire. Qui soltanto il ripudio totale della guerra può essere utile.
Questa guerra non la si può fare che così. E poi non siamo noi che comandiamo a lei, ma è lei che comanda a noi.
Conosco la guerra come poche altre persone al mondo e niente mi è più rivoltante di essa.
È certo assai più difficile perdere una guerra che vincerla. A vincere una guerra tutti son buoni, non tutti son capaci di perderla.
Esser preparati alla guerra è uno dei mezzi più efficaci per conservare la pace.
In guerra gli eventi importanti sono il risultato di cause banali.
La guerra non è una maledizione insita nella nostra natura: è una maledizione insita nella Vita. Non ci si sottrae alla guerra perché la guerra fa parte della Vita.
Dobbiamo stare attenti a non attribuire a questo trasferimento gli attributi di una vittoria. Le guerre non si vincono con le evacuazioni.
La guerra è la pace con altri mezzi.
La guerra sta all'uomo, come la maternità alla donna.