Guerra. Un sottoprodotto della pace.— Ambrose Bierce
Guerra. Un sottoprodotto della pace.
Principe. Un giovin signore che offre il suo amore alle contadine nelle storie romantiche e alle mogli dei suoi amici nella vita.
Stima. 1. Il grado di benevolo rispetto dovuto a chi è nelle condizioni di renderci un servigio e non ha ancora rifiutato. 2. Quel che si paga in cambio di un beneficio.
Malattia. Sovvenzione offerta dalla natura alle scuole di medicina. Ricca provvigione per il mantenimento degli impresari di pompe funebri. Sistema di rifornire i vermi delle tombe di carne non troppo secca e dura per scavarvi tunnel e riempirli.
Ministro. Agente con molto potere e poca responsabilità.
Convento: Luogo di ritiro per donne che desiderano meditare a loro agio sugli effetti letali dell'ozio.
Quando esamino la fama conquistata dagli eroi e le vittorie dei grandi generali, non invidio i generali.
Questa dannata guerra finirà quando saremo troppo vecchi per goderci la pace.
Le guerre stesse sono viaggi, viaggi di nazioni.
Fate mostra di essere pronti alla guerra e avrete la pace.
In guerra, la massima 'la sicurezza innanzi tutto' porta diritto alla rovina.
Questa guerra non la si può fare che così. E poi non siamo noi che comandiamo a lei, ma è lei che comanda a noi.
Chi, essendo in guerra col mondo, è in pace con se medesimo, può essere felice; ma non può non essere infelicissimo chi, essendo in guerra con se medesimo, sia in pace col mondo.
La guerra sta all'uomo, come la maternità alla donna.
Tutto è sempre possibile, anche la guerra, che ci sembra impensabile e che la nostra cultura si illudeva di aver superato e aveva invece soltanto rimosso.
Se avanzo seguitemi, se indietreggio uccidetemi, se mi uccidono vendicatemi.